Poco fuori dal paese di COTTANELLO, in provincia di Rieti sorge un piccolo gioiello sabino, nonché monumento naturale della regione Lazio: L’EREMO DI SAN CATALDO.
Un piccolo oratorio incavato nella roccia granitica alle pendici di una montagna che sorprende chi percorre la provinciale che collega Cottanello a Rieti tagliando attraverso i Monti Reatini.
Il romitorio nasce intorno al X secolo, periodo in cui i monaci benedettini si trasferivano in questa zona della Sabina dalla non troppo distante Abbazia di Farfa, per passarvi dei lunghi periodi di eremitaggio e preghiera.
L’Eremo di San Cataldo conserva inoltre quello che è ritenuto l’affresco più antico di tutta la Sabina, risalente all’XI o XII secolo: il “Cristo in trono, Apostoli e Oranti” scoperto per caso nel 1944 e restaurato nel 2005.
Da oltre un millennio, l’Eremo sorveglia e protegge la comunità locale, ormai ridotta a poche centinaia di abitanti. Gli abitanti di Cottanello sono molto legati alla figura di San Cataldo, considerato loro protettore e co-patrono insieme a Sant’Andrea, festeggiati entrambi il 10 Maggio.